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domenica 7 luglio 2013

Il primo vero post..cominciamo da un libro

Dopo le presentazioni di rito, è giunto il momento del primo vero post. Per l'occasione, ho deciso di cominciare da un libro per anticiparvi una prima piccola "sorpresa": nel blog trovate infatti un elenco dei miei libri preferiti (non si parlerà solo di cavalli, giuro!) attraverso il quale mi occuperò di inserire delle personalissime recensioni.
Cominciamo oggi con "Seabiscuit, un mito senza tempo" di Laura Hillenbrand: questo libro mi è stato regalato da un'amica e, devo dire, ha soddisfatto in pieno le mie aspettative. Laura Hillenbrand narra, attraverso un accurato lavoro di ricerca, la storia di Seabiscuit, purosangue vissuto nell'America della Grande Depressione e divenuto un vero e proprio simbolo della rinascita americana. Dopo le prime (e poco incoraggianti) corse Seabiscuit ha legato il proprio destino a Tom Smith (allenatore dal carattere silenzioso e schivo, l'unico in grado di intuire le reali potenzialità del cavallo) e Red Pollard (fantino cieco da un occhio e con alle spalle una carriera travagliata) arrivando a diventare il miglior cavallo d'America e a vincere il "duello del secolo" con il leggendario War Admiral.
La storia di Seabiscuit ha rappresentato l'icona del riscatto americano nei confronti degli anni duri della Grande Depressione. Laura Hillenbrand, con questo libro, ha secondo me il grande merito di aver analizzato, intrecciando le vicende dei protagonisti, non solo il mondo delle corse, ma anche la società americana nel suo complesso.
Qualcuno di voi ha letto il libro? Cosa ne pensate?
Ed ora eccovi una bella immagine di Seabiscuit e l'incipit della versione italiana del libro.


"Nel 1938, verso la fine di una decade di immensi fermenti, a fare notizia non erano Franklin Delano Roosevelt, Hitler o Mussolini. Non era il Papa Pio XI e nemmeno Lou Gehrig, Howard Huges o Clarck Gable. Il protagonista della maggior parte delle colonne dei quotidiani del 1938 non era neanche una persona. Era un piccolo, sgraziato cavallo da corsa di nome Seabiscuit"

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